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martedì 16 febbraio 2010

Cose che accadono solo nel paese di Pulcinella. Quel microscopio di là lo devi mettere qua



NANOPATOLOGIE UN BAVAGLIO ALLA RICERCA 2/3
NANOPATOLOGIE UN BAVAGLIO ALLA RICERCA 3/3


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Gli inceneritori peggiorano senza risolvere il problema dei rifiuti



L'informazione tranquillante (sic) di regime. Indovina indovinello chi fra i tre specialisti interpellati dovrebbe essere preso col randello?...


Fabio Fazio: "Quanto c'è veramente rischio di tumore per esempio rapportato ai termovalorozzatori?"
Umberto Veornesi (oncologo) - Zero. Zero... Tutte le inchieste che abbiamo fatto, libri e libri, non hanno portato a nessuna evidenza di aumento di tumori nelle popolazioni circostanti i termovalorizzatori.

La domanda sorge spontanea. Dove cavolo le ha avrà mai (dis)fatte le inchieste Veronesi, dato che ci sono una marea di seri e preparati professionisti che affermano (dati alla mano) il contrario?



I rifiuti prodotti dagli inceneritori sono tra i più inquinanti e principalmente...
  • Non eliminano i rifiuti, ma ne mutano la tipologia con pericolose emissioni e cenere tossica.
  • Convertono il 30% dei rifiuti bruciati in polveri tossiche, la cui EPA (Environmental Protection Agency) ne consente la sistemazione come quotidiana sepoltura in discarica.
  • Estesa e rischiosa contaminazione dell'aria, del suolo, dell'acqua a livello globale.
  • Sono la fonte principale dei 210 composti di diossina, e in più mercurio, cadmio, ossido d'azoto, clorurio di idrogeno, acido solforico, fluoruri, e particolato abbastanza minuscolo da depositarsi permanentemente nei polmoni.
Testo tradotto da Zero Waste)

"La società continua a produrre sempre più rifiuti senza mutare questo andamento allarmante; necessitano in modo urgente drastiche misure politiche e industriali.
Nonostante quello che l'industria e i governi vorrebbero far credere alla gente, l'incenerimento non è la soluzione ai problemi dello smaltimento dei rifiuti a livello globale, ma parte del problema.
Gli incineratori possono ridurre il volume del rifiuto solido, ma non risolvono il problema delle sostanze tossiche in esso contenute, creando incece la più estesa produzione di diossine, le sostanze più tossiche conosciute finora dalla scienza.
Gli inceneritori emettono una grande quantità di inquinanti nelle loro emissioni gassose, ceneri e prodotti residui. I filtri utilizzati per pulire i gas di scarico dell'inceneritore producono rifiuti tossici e liquidi, che necessitano di essere stoccati.

Il solo modo per migliorare la situazione è quello di evitare la produzione di rifiuti tossici migliorando i nostri prodotti e processi.
L'avversione della pubblica opinione all'incenerimento sta crescendo nel mondo. La gente cominicia a riconoscere che non c'è posto per l'incenerimento dei rifiuti in una società sostenibie".

Testo tradotto da "Incineration" (su Greenpeace International).


DI TUTTO DI PIU'...

Dr. Montanari è libero di dire tutto ciò che desidera... - testo tratto da "termovalorizzatori per morire"

Stefano Montanari (nanopatologo) - Posso dire quello che voglio... e quello che voglio è un mondo pulito, voglio che la smettiamo di inquinare, soprattutto quando non ce n'è assolutamente bisogno. Non c'è mai bisogno di inquinare. Però quando si inquina per capriccio, quando si inquina perché l'inquinamento porta denaro nelle tasche di qualcuno per toglierlo dalle tasche di molti altri, questa è una cosa ancora più immorale. Io mi batto contro gli inceneritori. Mi si accusa sempre di battermi contro gli inceneritori, trascurando altre fonti di inquinamento. Non è vero che io trascuro altre fonti di inquinamento. Io ce l'ho in modo particolare con gli inceneritori perché sono quanto di più inutile e più dannoso si possa pensare. Per prima cosa vanno contro qualsiasi principio scientifico. Vanno contro il primo principio della termodinamica, vanno contro il principio di conservazione della massa che dice una cosa che si era scoperta già nel V sec. a.C.: nulla si crea, nulla si distrugge. Se io metto una tonnellata di materiali in un inceneritore, dall'altra parte è inevitabile che mi esca una tonnellata di altra roba. In realtà in quegli inceneritori, che poi vengono chiamati termovalorizzatori (anche se questa nome viene vietato dalla Comunità Europea, ma noi in maniera molto arrogante continuiamo ad usarlo, per imbrogliare la gente, per far credere alla gente che dal thermòs, cioè dal calore si acquisisca qualche valore) se noi mettiamo una tonnellata di rifiuti dentro, per bruciarla abbiamo bisogno di ossigeno. Questo ossigeno lo sottraiamo all'atmosfera e questo ossigeno ha una massa. In più dobbiamo aggiungere bicarbonato, dobbiamo aggiungere calce, dobbiamo aggiungere ammoniaca, dobbiamo aggiungere acqua e raggiungiamo una massa che è doppia di quella iniziale. Cioè, io ho una tonnellata di immondizia da bruciare, ma in realtà brucio due tonnellate di un qualche cosa. Queste due tonnellate mi escono dall'inceneritore, perchè c'è una legge, scoperta dal 1786 da un signore che si chiamava Antoine Lavoisier, che dice proprio questo, che non si può distruggere la massa in nulla. Dall'altra parte mi escono dunque due tonnellate di qualche cosa e quel qualche cosa è molto più tossico di quel che io avevo immesso nell'inceneritore. Io faccio sempre un esempio molto semplice. Prendete un sacchetto di plastica, mettetevolo in tasca e non succede niente. Prendete lo stesso sacchetto di plastica, bruciatelo, tentate di starci sopra col naso e vedrete che cosa succede. Questo è ciò che succede nell'inceneritore. L'inceneritore raddoppia la massa del rifiuto e lo rende molto molto più tossico. Io studio le particelle, le micro e nano particelle, le micro e nano polveri, che si sviluppano da tutte le combustioni. Quindi si sviluppano anche da questi inceneritori. Esistono dei filtri, questi filtri che ci vengono passati come una tecnologia formidabile. In realtà, questi filtri hanno un efficienza scarsissima; riescono a bloccare una minima parte delle polveri. Quando voi andate a leggere le pubblicità degli inceneritori, pubblicità che sono rette da politici e sono rette da uomini d'affari che sono collusi con i politici [e vicevrsa]. Vi dicono che questi filtri trattengono il 99,9% delle polveri. È un falso. Trattengono il 99,9% di un piccolo campione di polveri che si chiamano polveri primarie filtrabili. Non fanno nulla sulle polveri primarie condensabili che sono un altro tipo di polveri. Non fanno nulla sulle polveri secondarie. Poi c'è un altro problema. Ammettiamo anche che io riesca a bloccare queste polveri, ammettendo, una parte di queste polveri, che cosa farò del filtro una volta che è pieno? Queste polveri vengono reimmesse nell'ambiente. Non c'è niente da fare. Nulla si crea e nulla si distrugge. La fisica è questa. Il creatore, se esiste un creatore, ha fatto il mondo in una certa maniera e non saranno certo i politici e businessman a stravolgerlo. Se qualcuno ha qualcosa da dire, scriva al creatore e si lamenti. Purtroppo non c'è niente da fare. Che cosa fanno queste polveri? Si comportano come dei gas, vengono inalate, le più grossolane cadono su frutta e verdura e vengono mangiate; passano dal polmone o dallo stomaco entro qualche decina di secondi, dal sangue passano a tutti i tessuti; nei tessuti vengono sequestrate, vengono bloccate per sempre, e si comportano come corpi estranei, perchè sono corpi estranei. E intorno a questi corpi estranei si formano dei tessuti particolari, tessuti che si chiamano tessuti di granulazione, sono dei tessuti infiammatori che hanno la possibilità - ma non è detto - di diventare dei cancri. Queste forme qui possono dare malattie cardiovascolari, ictus, infarto; possono dare malattie neurologiche come alzheimer, come Parkinson, dare malformazioni fetali, danno delle malattie della sfera sessuale, una malattia nuova di cui non c'era traccia fino a pochi anni fa, che si chiama malattia del seme urente, una malattia classica proprio da inquinamento. Quindi, chi produce queste polveri e chi le produce a fronte di nessuna utilità, ma soltanto per un proprio tornaconto personale, commette un crimine contro l'umanità. Un crimine anche perché queste polveri sono eterne: si formano e non si distruggono più. Né la natura, né l'uomo ha modo di distruggerle. Quindi io mi auguro che l'articolo 32 della Costituzione, quello che ci promette che lo Stato vigilerà sulla nostra salute, sia una volta tanto rispettato. Il custode di questo articolo è la massima autorità sanitaria del Comune, cioè il sindaco. Se il sindaco con un suo atto danneggia la salute di un cittadino deve essere processato, perché questa è la legge e deve essere processato dal tribunale penale. I reati penali sono reati personali, quindi pagherà il sindaco di persona. Lui, non paga il comune, paga lui. Comunque, paga chi ha sottoscritto per esempio la costruzione di un inceneritore, chi ha dato il permesso che venisse inquinato l'ambiente e venisse inquinato, ahimè, in questo caso, nel caso dell'inceneritore, in una maniera irreversibile. Io mi auguro che noi non dovremo rendere conto ai nostri figli di un mondo talmente sporco da doverci vergognare nei loro confronti, perchè sono loro le persone a cui dovremo restituire il mondo e loro, a loro volta, dovranno restituirlo a loro figli e ai figli dei figli dei figli, sperando che queste generazioni possano continuare...

Domanda - Quindi quale può essere la soluzione per stoccare, o comunque sia per destinare ad altro questi rifiuti? Cosa si può fare di differente con questi rifiuti?

Stefano Montanari (nanopatologo) - I rifiuti migliori da trattare sono quelli che non esistono. Quindi, bisogna fare in modo di non produrre rifiuti. Cosa semplicissima. Usare le sporte invece dei sacchetti di plastica. Smettere di usare tutti gli imballaggi che noi usiamo. Almeno il 60% dei rifiuti che vanno nella discarica è costituito da imballi che sono nuovi e perfettamente inutili. Vanno tassati pesantissimamente questi imballi. Quando noi comperiamo un dentifricio, lo comperiamo normalmente dentro una scatola di cartone, che non serve a nessuno, il che va incenerita poi e diventa qualche cosa di tossico. Dobbiamo produrre meglio. La nostra industria deve produrre meglio. Le tecnologie oggi ci consentono di produrre materiali riusabili, riciclabili, compatibili con l'ambiente. Tutta la nostra tecnologia è in grado di fare questo. Non lo si fa per motivi biechi, beceri, d'interesse. Perché noi siamo invece capaci di farlo. Quindi, produrre meglio, produrre prodotti migliori, amici dell'ambiente. Ci sarà comunque probabilmente sempre un po' di rifiuto, anche se ci sono città come Camberra, la capitale d'Australia, San Francisco, in California, che hanno un progetto entro pochi anni di arrivare a quello che si chiama waste zero (rifiuti zero) che è tecnicamente possibile. Anche ammettendo che una piccola parte dei nostri materiali rimanga inerte, esistono già oggi, tecnologie poco o nulla influenti sull'ambiente, tecnolgie a freddo per esempio, che sono disponibili. La tecnolgia ci permette di utilizzarle. Hanno un solo difetto: costano troppo poco. Quindi non rendono: non rendono ai politici, non rendono agli uomini d'affari. Quindi, non si usano.

testo tratto da "termovalorizzatori per morire")












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Alcuni file PDF scaricabili dal sito di Stefano Montanari