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giovedì 31 dicembre 2009

Il kapò del governo (revival 2 luglio 2003)



Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie... appartenimmo a morte!


Vedete e godetene tutti, questo è l'agnello offerto in remissione dei nostri peccati. Peccato che non sia propriamente un agnello...


TESTO INTEGRALE

Martin Schultz (portavoce del partito socialista tedesco) : «Signor presidente, signore e signori, mi rivolgo innanzitutto al collega Poettering. Il collega Poettering ha lodato con parole euforiche la competenza della squadra di governo arrivata qui dall'Italia. Berlusconi, Fini, Frattini, Buttiglione... Temevo che nominasse anche Maldini e Del Piero, Garibaldi e Cavour. Ma ne ha dimenticato uno: Mr. Bossi. Anche lui è un membro di questo governo e la minima affermazione che quest'uomo fa è peggiore di tutto ciò per cui questo Parlamento ha preso provvedomenti contro l'Austria per la presenza dell'FPO (Haider) nel suo governo. Ma di lui dobbiamo parlare, invece. Lei non è responsabile, signor presidente del quoziente d'intelligenza dei suoi ministri. Però è responsabile di quello che dicono. E le affermazioni del suo ministro Bossi sulle politiche per l'immigrazione, che lei ha riferito nel suo discorso, non sono assolutamente conciliabili con la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Come presidente del Consiglio lei ha il dovere di difendere quei diritti. E allora li difenda, contro i suoi stessi ministri. Voglio riprendere un concetto espresso qui dal collega Di Pietro. "Il virus del conflitto di interessi", ha detto, " non deve estendersi sul piano europeo". Certo, ha ragione. E adesso in questa sede ci troviamo in una difficile situazione ogni volta che si parla della presidenza italiana si dice sempre: "Si, però state attenti a non criticare Berlusconi per quello che fa in Italia, perchè non c'entra nulla con il parlamento europeo". Ma come? L'italia non fa parte dell'Unione Europea? E invece centra e le dico perché. Per quello che lei fa come primo ministro italiano ci sono i suoi colleghi e colleghe del parlamento italiano eletti proprio per discutere con lei. Ma per quello che fa come presidente del Consiglio Europeo ci siamo qui noi. Lei ha parlato di sicurezza, di libertà, di diritto, del processo di Tampere. Ed ha usato un concetto, Europool. Ma ci sono tre concetti che non ha usato e vorrei ricordargleli e vorrei chiederle di dire qualcosa in proposito. Che cosa pensa di fare per accelerare l'istituzione di una Procura Europea? Che cosa pensa di fare per accellerare l'entrata in vigore del mandato di cattura Europeo? Che cosa pensa di fare per il reciproco riconoscimento di documenti nei procedimenti penali che varcano il confine delle singole nazioni? Su questo punto ci sarebbe bisogno di riforme anche nel suo Paese, e mi riferisco all'autenticità dei documenti. Con una riforma del genere nel suo paese, il mandato di cattura europeo potrenne entrare in vigore molto più in fretta. Ho finito signor Presidente. Comunque mi fa piacere che lei oggi sia qui e che io possa discutere con lei. Il merito è anche di Nicole Fontaine, perche se Nicole Fontaine non fosse stata così efficente nel promulgare l'immunità per Berlusconi e Dell'Utri, il suo assistente, che oggi eccezionalmente è presente in aula, lei non avrebbe più l'immunità di cui ha bisogno. Anche questa è una verità che va detta in un giorno come questo».

Silvio Berlusconi (il piazzista d'Arcore): « ... Ringrazio naturalmente anche gli altri oratori che sono intervenuti [...] per gli auguri di buon lavoro, ma non posso non rispondere a lui e a tututti coloro che hanno guardato all'Italia dandone una versione assolutamente caricaturale e lontana dalla realtà. Io li invito a venire a godere di qualcosa che il governo Berlusconi evidentemente non è riuscito a negare, cioè al sole, alla bellezza, ai centomila... ai centomila monumenti e chiese della Italia, ai 3500 nostri musei, ai 2500 siti archeologici, alle 40.000 case storiche dell'Italia, che non siamo riusciti a distruggere in questi due anni... Signor Schultz in Italia c'è un produttore che sta preparando un film sui campi di concentramento nazisti, la proporrò per il ruolo di kapò... Sul conflitto di interesse, a cui molti hanno fatto riferimento, bene, forse non avete la conoscenza del fatto che in Italia, i giornali, ma soprattutto le televisioni, che ancora appartengono al mio gruppo e alla mia famiglia, sono tra i nostri più decisi critici. Perché? Perché? Evidentemente vi manga il sole dell'Italia. Non siete venuti e non avete mai acesso una televisione italiana. Perché dovreste sapere (e molti di voi vengono dal giornalismo) dovreste sapere che ogni giornalista ha come massima sua preoccupazione quella di apparire indipendente nei confronti dei suoi colleghi. E questa sua indipendenza lo porta ad essere ogni giorno critico nei confronti di colui che considera il padrone... Se questa è la forma di democrazia che intendete usare per chiudere le parole del Presidente del Consiglio Europeo, vi posso dire che dovreste venire ... come turisti in Italia, am che qui sembrate turisti della democrazia. Un appunto sulla immigrazione. Sono stato sei anni capo dell'opposizione in Italia. Non mi fa paura con questi interventi. Ho l'abitudine ad essere contraddetto. Sull'immigrazione vorrei ricordarvi che se c'è un paese che affonda le sue radici nel Cristianesimo, un Paese generoso, aperto a chi ha di meno e a chi soffre, questo paese - ho l'orgoglio di dire - che è il mio Paese, è l'Italia. »

Pat Cox (Presidente del Parlamento) : «Scusate... Mr. Baròn, per favore».

Barón Crespo : «Presidente mi sono alzato per chiedere a lei come presidente che protegga i diritti dei deputati e in particolare l'onore di Mr. Schultz. Lei ha fatto una proposta... Ma io credo che, oltre a dare la parola a Mr. Schultz, chiedo che preghi Mr. Berlusconi, Presidente del Consiglio, che ritiri ciò che ha detto in virtù di quei valori che condividono tutti gli europei. Grazie».

Pat Cox (Presidente del Parlamento) : «A questo proposito... penso che la questione vada trattata direttamente... non voglio aprire un dibattito generale... c'è molta emotività in quest'aula... è chiaro che ci sono membri del Parlamento che hanno il diritto di esprimersi e diritto ad avere risposte serene. In questo caso avendo sentito il vigore e l'impulsività della risposta... forse Mr. Berlusconi è andato al di là delle regole in questa materia... sentirò per prima Mr. Schultz che ne ha facoltà e poi tornerò al presidente in carica se vorrà replicare e poi chiuderà Romano Prodi. Mr. Schultz, a lei la parola. Ha tre minuti, come da regolamento».

Martin Schultz : «Presidente, la ringrazio per avermi dato la parola. Non mi servono tre minuti. Sarò breve. Il signor Berlusconi ha detto, se la traduzione era corretta, che al momento in Italia stanno girando un film sui campi di concentramento e lui mi invita a interpretare la parte del Kapo, dello sbirro delle SS. Dico solo una cosa: il rispetto che ho per le vittime del nazifascismo mi impedisce di rispondere con qualsiasi commento. Quello che però mi è chiaro è che è difficile accettare che un presidente del Consiglio europeo, nell'esercizio delle sue funzioni, quando deve affrontare il minimo contraddittorio possa perdere il contegno in questo modo».

Silvio Berlusconi : «Chi non è stato qui a sentire l'intervento del signor Schultz che mi ha offeso gravemente sul piano personale e gesticolando e con un tono di voce che quello sì non è ammissibile in un parlamento come questo. E quindi io ... ho detto con ironia quello che ho detto. Se non siete in grado di capire l'ironia, mi spiace e... Ma non ritiro, non ritiro, quanto con ironia ho detto, se il signor Schultz non ritira le offese personali che mi ha rivolto. Io l'ho detto con ironia, lui l'ha fatto con cattiveria».

Pat Cox (Presidente del Parlamento) : «Colleghi... colleghi... colleghi... colleghi... Per favore, possiamo avere un po' di calma... Ci sono molti colleghi con ordini del giorno o richieste di intervento. Si è fatto tardi. Non li farò parlare. Voglio dire come presidente del Parlamento che sono personalmente dispiaciuto dal tono preso dall'ultima parte della seduta. È stato disdicevole, ci ha distratti dai nostri compiti; è spiacevole. E con questo il nostro dibattito è chiuso. Capisco che molti colleghi vogliano parlare ma siamo andati oltre il tempo. Prima di chiudere questa seduta e passare la parola, voglio dire che sono personalmente dispiaciuto per le offese rivolte a uno stimato membro del Parlamento, il collega Mr. Schultz».

Alcuni dei tanti links utili

Il carroccio unisce l'Itaglia




Cosa ha comportato, per il Paese e le sue istituzioni, questa coalizione disomogenea di maggioranza, formata da tre entità promisque, con obiettivi molto diversi l'una dall'altra, se non addirittura contrastanti e contraddittori? Vi traspare a chiare lettere il paradosso e il comprensibile attritto manifestato talvolta in modo violento e addirittura feroce fra i suoi componenti. Allora, cos'è che lega questo calderone ideologico e programmatico? L'unitarietà, la coesione pattuita raggiunta, il comportamento, a volte balordo e illegale, dei componenti stessi della coalizione ne forniscono la risposta, abbastanza ovvia e intuitiva. Ciò che lega la Lega al PdL e ad AN è la spartizione del potere. Si potrebbe obiettare che è sempre (stato) così. Ma la questione adesso è ben diversa e raccapricciante. Nella prima metà degli anni '90 Bossi minaccia e impreca contro Roma ladrona (giustamente) e contro Berlusconi mafioso, quando in realtà, (col senno di poi) quello che il padano nostrano veramente desiderava in cuor suo, era farsi ladrone lui stesso. E infatti ora che lo è diventato, avendo subito questa preziosa mutazione genetica, si guarda bene dall'attaccare il suo collega corrotto e corruttore. Legittimare la Lega, ha significato, in un certo senso, leggittimare la scissione e la disunità, fomentando l'odio e la divisione fra gli italiani. Quindi, alla base della coesione raggiunta della maggioranza, c'è senz'altro lo squallore del compromesso fatto soprattutto di ricatti. Fini è l'opposto: impeccabile, fedele ai valori tradizionali di unità nazionale. Berlusca invece fa una politica ad personam che gli permetta così di sopravvivere agli attentati dei sovversivi rossi e agli intentati processi fatti dalle toghe rosse (il suo incubo ricorrente), a costo di distruggere l'intero Paese. Una volta messisi d'accordo riguardo alla spartizione del potere, si è venuto quindi come a giustificare e a legalizzare in buona parte il sistema di corruzione, la delinquenza organizzata, gli usi ed abusi del potere.

Lo vediamo sempre, anche in questi giorni. Craxi lo si vuole commemorare dedicandogli una strada o in chissà quale altro modo. Se si vuole onorare un corrotto, vuol dire che i valori costituzionali e legali sono andati a farsi friggere. Se si fa un monumento alla corruzione, vuol dire che viviamo in un mondo alla rovescia, dove la regola è fare tutto ciò che non rientra nella norma. L'uomo d'Arcore, che si è fatto fare da solo, attacca i magistrati (solo quelli che lui ritiene di sinistra naturalmente e che gli mettono il bastone fra le ruote), attacca la costituzione (troppo vecchia per la sua novella libertà d'azione), si fa fare leggi ad personam... Questa maggioranza, fondamentalmente incoerente, per poter sopravvivere ha bisogno di un'ambiente adatto, di sotterfugi, di corruzione, appunto, di controllo dell'informazione, ovvero di far sapere all'opinione pubblica quello che lei vuole che si sappia e soprattutto far sapere che tutto è normale, anche modificare e svilire i valori costituzionali. Ha ragione Di Pietro: "Se non è dittatura questa, cosa ci vuole l'olio di ricino per capirlo?"