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sabato 19 dicembre 2009

Aspettando le palle di Natale



A Natale siamo tutti più buoni, perciò voglio fare un augurio a Silvio di una pronta guarnigione e in attesa del Natale e delle prossime incazzature, voglio anche dedicare a tutti una poesiola natalizia.
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.


                         (Umberto Saba)
Eh sì, caro Silvio, tutte le creature sono uguali. Tu sei più uguale degli altri perché sei più democratico e meno critico rispetto alla tua politica e alla tua conformazione dialettica. Ma adesso è periodo natalizio e, anche se di solito non lo sono, mi sento ora veramente più buono. Però mi sto annoiando della mia bontà e spero che arrivi e passi presto 'sto natale di merda.

Il popò dell'amore



Caro Silvio, lo so che l'amore vincerà sull'odio, che il pene vincerà sul pane, che il papi vincerà sul papa, che la figa vincerà ogni istinto eversivo. Solo tu puoi portare un po' di soldi e un po' d'amore in questa misera valle di lacrime, dove l'odio serpeggia tra gli affiliati eversivi, tra i rossi, tra le toghe catto-comuniste, tra i morti di fame, che se non è la fame ad ucciderli, sarà di certo l'invidia per tutto quel ben di Dio che ci'hai e che loro vogliono sottrarti a furia di No B-day. Solo tu puoi farcerla nella lotta contro il male, puoi farcela, Silvio, dai, non mollare.

Caro Silvio, appena puoi devi assolutamente apportare delle modifiche all'Evangelio dove si leggono delle cose oscene. In queste sporche pagine cattocomuniste, con forti tendenze eversive, pensa un po' tu, vi si legge... "beati i poveri, perché di loro è il regno dei cieli". Ti rendi conto Silvio?... uno lavora incessantemente tutta una vita per accumulare denaro, denaro, denaro, denaro e poi arriva un povero fesso derelitto e ti frega il regno dei cieli.

Silvio tu sei un grande amateur, un tombeur de femme, sei la personificazione dell'amore, che si manifesta incontenibile attraverso il tuo raggiante sorriso, specialmente radiodiffuso e irraggiato su canali televisivi privati e pubblici (che poi, per la par condicio, sono la stessa cosa). Hai democratizzato tutto il popolo, hai reso tutti uguali, e tu sei diventato il più uguale degli altri. Hai diffuso l'amore su vasta scala, prima con le belle gnocche sulle tue tivvù private, poi insegnando personalmente che chi non lavora per fare i soldi non fa l'amore; e tu hai a disposizione tutti i soldi e tutto l'amore che vuoi, e lo dai a tutte le gnoche e in più le paghi, affinché facciano la strada da parlamentare e non quella da marciapiede. Grazie d'esistere, Silvio, e sopratutto non desistere, non mollare.

Privatizzazione della democrazia

D'alema-Berlusconi: amici per le palle.


Ciò che manca al PD è la L del PDL, ovvero la Libertà... di agire, di fare qualcosa di sinistra.


D'alema nel 1993 definiva il pool di mani pulite «il soviet di Milano» nell'ambito dell'inchiesta sulle tangenti rosse al PCI e al Pds; Nel 1999 il governo D'Alema fece un bel favore a Berlusconi tramite la legge un per cento (pagina 32: legge 488, art.27 comma 9, del 23 dicembre 1999). E adesso D'Alema, avvezzo alla realpolitik e al bene della patria salvezza e soprattutto alla salvaguardia del dialogo politico, pro-rompe con parole decisamente conturbanti...
“Se per evitare il suo processo devono liberare centinaia di imputati di gravi reati, è quasi meglio che facciano una leggina ad personam per limitare il danno all’ordinamento e alla sicurezza dei cittadini”.
Meno male che c'è quel quasi che lascia sperare in una possibilità di assenza di inciuci e di corresponsabilità dell'opposizione in un eventuale leggina ad personam. Ma siamo in Italia, il paese di Pulcinella; sebbene sia l'ultima a morire, la speranza è meglio lasciarla agli stronzi.

Caro D'Alema, il danno all’ordinamento e alla sicurezza dei cittadini l'hanno già fatto. L'inciucio non risolverebbe niente. Lascerebbe le cose così come sono e per di più peggiorate dal fatto che il Berlusca, l'imperatore folle, avrebbe di conseguenza le mani libere per ridurre finalmente lo Stato italiano in una sua azienda privata.

Onorevole d'Alema, per favore, faccia qualcosa di sinistra e non di sinistro una volta tanto.

Sul blog di Grillo purtroppo si legge...
"[...] Vietti dell'Udc, il Ghedini della Mole Antonelliana, ha già il piatto apparecchiato. Una legge ad personam per evitare la galera al leader del Partito dell'Amore è impossibile perché incostituzionale? Ecco allora: "Un testo-ponte, per l’appunto, che dichiarandolo apertamente, costruisce una moratoria di 18 mesi che permetta al premier di svolgere serenamente le sue funzioni, e al Parlamento di fare, nel frattempo, una legge costituzionale... Con il legittimo impedimento a comparire davanti a un tribunale...". E sono già tutti d'accordo secondo Vietti: "Questa bozza l’avevamo fatta vedere a Violante che non ha fatto obiezioni. D’Alema la sua parte l’ha fatta...". Ecco, su questo non avevo dubbi, D'Alema la sua parte l'ha sempre fatta!"
Sull'argomento vedi l'articolo di Luca Telese