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lunedì 21 dicembre 2009

Istigazione a delinquere




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Palle pre-natalizie


Udite, udite, gente; il martire ex-novo, fresco di giornata, dice espressamente.
«Credo che a tutti sia chiaro che se di un presidente del Consiglio si dice che è corruttore di minorenni, un corruttore di testimoni, uno che uccide la libertà di stampa, che è un mafioso o addirittura uno stragista, un tiranno è chiaro che in qualche mente labile, e purtroppo ce ne sono in giro parecchie, possa sorgere il convincimento che essere tirannicidi e diventarlo vuol dire essere degli eroi nazionali e fare il bene della propria patria e dei propri concittadini e quindi acquisire un merito e una gloria importante».
Che Berlusca sia un tombeur di femme lo si sa, e fin qua niente di male, anzi tutto il bene possibile, ma se non vado errando, è proprio Veronica Lario che afferma qualcosa del genere, ovvero, che il premier è un corruttore di minorenni. Il caso Mills parla chiaro: B è un corruttore tout court. Che ci siano rapporti fra B e i mafiosi, è un dato di fatto, altrimenti il mafioso Mangano che ci faceva a casa sua, perché se lo è ripreso anche dopo che è uscito dal carcere? No, non mi venite a dire che lo ha fatto per spirito di bontà. Non ci credo. La libertà di stampa è sotto gli occhi di tutti, però mi riferisco più che altro alla libertà dei giornalisti nelle tivvù pubbliche e private: questa più importante informazione è in buona parte tutta in suo potere, quella rimanente lo è indirettamente, tramite quella bella trovata che è la par condicio che riduce l'informazione e la realtà dei fatti a zero.

Il guaio è che ci sono troppe cose oscure nel suo passato, nel passato del nostro bene amato presidente del consiglio, non si sa l'origine di tutti quei soldi all'inizio della tua carriera di plurimiliardario, e i cittadini devono sapere riguardo a questo passato, devono sapere chi li sta governando e di certo il Berlusca non è molto chiarificatore a tale proposito. Poi cosa c'entra l'invidia con i le leggi ad personam, come il lodo Alfano, il DDL sui processi brevi, il voler stracciare la carta costituzionale.

Con la sua parlantina il presidente del consiglio pare voglia sopperire a questo suo oscuro passato. Vi dò la mia parola e basta. Osate anche non credere? Altre marchette si sovrappongono al suo curriculum, tutt'altro che trascurabile, altri epiteti: novello Dio dell'amore, martire per la patria, personificazione del bene, sterminatore del male.

Siamo un po' stufi di tutte queste palle!

P.S. - Per la dis-par condicio, a proposito della libertà di pensiero e di informazione, sentiamo cosa ha da aggiungere Massimo Tartaglia...

      «D'ora in poi voglio vivere senza guardare la televisione».

Si vede che la televisione è tiranna. Si è obbligati all'informazione di Stato. Il gesto inconsulto di Tartaglia, come si può dedurre, prende le mosse da una costrizione esterna, obiettiva, (in questo caso l'informazione di regime) che ha trovato terreno fertile in una mente labile.