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venerdì 18 dicembre 2009

Chi ha paura della rete (ore 17:30 diretta streaming:)

Video e testo sono stati prelevati dal blog dell'Italia dei Valori http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/...


Alle ore 17.30, in diretta streaming da Napoli, trasmetteremo "Chi ha
paura della rete"
.

Evento organizzato da Luigi de Magistris, Eurodeputato di Italia dei Valori,
e dai Meetup di Beppe Grillo di Napoli.

All'evento parteciperanno:

Dino Bortolotto
Assoprovider - Associazione provider indipendenti

Nicola Conenna
Presidente di Europe Conservation e fondatore dello European Blu Network

Andrea D'Ambra
Presidente dell'Associazione Generazione Attiva

Luigi de Magistris

Europarlamentare - Presidente della Commissione Controllo Bilancio dell'UE


Roberto Fico
Organizer del Meetup di Napoli

Claudio Massora
www.byoblu.com

Informare per resistere
Comunità virtuale di informatori liberi non professionisti

Nicola Izzo / Wikipedia
Wikimedia Italia - Associazione per la diffusione della conoscenza libera

Gianni Lannes
Giornalista direttore di Terranostra

Riccardo Luna
Direttore Wired Italia

Gianfranco Mascia
Organizzatore del NO B DAY

Guido Scorza
Promotore della Carta dei 100

moderatore: Giovanni Occhiello
Giornalista RAI

Video e testo sono stati prelevati dal blog dell'Italia dei Valori http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/...

Perché questa campagna d'odio?


Egregio Cicchitto, questa è una lettera aperta (quindi se è aperta non può essere chiusa, anonima o dinamitarda) come si vede, e se non si vede comunque è bene che io l'abbia detto, onde dissolvere dubbi e vanificare equivoci. Sì, perché, caro parla(ele)mentare, si gioca sempre sugli equivoci. Si fa finta di non capire, si guarda o si vuole guardare in un sola direzione. Lei, onorevole piduista Cicchitto, sta esprimendo un suo parere legittimo, ma soprattutto condanna senza alcun criterio logico e sensato l'opposizione intera, per un atto commesso da uno squilibrato. È ora che la finiate con questa visione a 90 gradi, voi servetti proni e prostrati al padron di casa nostra. Alzatevi, guardatevi intorno, ampliate questa vostra ristrettezza! Lei o voi (dato che siete in tanti a delirare in questo modo) avete una visione a metà di questa piuttosto seria faccenda (la classica bottiglia metà vuota e metà piena). Si sta condannando una reazione leggittima (cerchiamo di capirci, non mi riferisco alla statuina della bela madunina, naturalmente, ci mancherebbe!), ma questa reazione è dovuta ad azioni altrettanto violente e folleggianti del suo padrone di casa o di cassa (dato che paga bene i servigi a lui resi); questa reazione che lei condanna è altrettanto giustificata, o almeno è comprensibilissima, poiché ha una causa che l'ha provocata. Non so se la vecchiaia contribuisca alla perdita di memoria e al deterioramento della logica, ma di recente (tanto per dirne una) il suo imperatore folle ha sparlato oltreconfine su magistrati, costituzione, sparando palle a tradimento, senza un minimo di vergogna e di contegno. Sì, sempre lui, Silvio Berlusconi, altro piduista con tessera numero 1816. Voi state tutti sull'attenti e ai suoi ordini e volete che anche l'opposizione faccia altrettanto? Si contenga, si contenga onorevole Cagnolitto, si contenga, tanto per usare un'espressione tipica del suo padrone, e non abbai a vanvera. Ad ogni azione corrisponde un reazione precisa e uguale. No, caro cicchitto, non è soltanto una legge della fisica, ma è anche una reazione umana comprensibilissima. Lei ha attaccato incongruamente, diciamo così, il partito dell'Italia dei Valori e ha provocato una reazione, un vocio, una protesta in aula. Non vede? Non capisce? O finge di non capire? Se non lo attaccava in questo modo insensato il partito dell'IdV, non ci sarebbe stata la reazione. Chi semina vento raccoglie tempesta. Prima si provoca e poi si accusa la reazione a questa provocazione, come se fosse la reazione la causa scatenante. Eh no, caro Cicchitto, non si fa così. S'informi, guardi in faccia la realtà e metta un po' da parte la sua ideologia, una volta tanto. Non siamo mica tutti deficienti, qui in Italia, un minimo di comprensione ci è rimasta. Chi semina odio, odio raccoglie. La guerra civile o incivile, fredda o calda che sia, la volete voi, la programmate voi, con la vostra strategia piduista. Prima tirate la pietra e poi vorreste (ma non vi riesce!) nascondere la mano.


Sublime af-fondo di Fabrizio Cicchitto (tessera n°2232 della P2)
"Quello che è avvenuto, l'aggressione a Berlusconi, la contestazione organizzata e aggressiva di ben due manifestazioni a Milano, le migliaia di solidarietà a Tartaglia su facebook sono il segno che stanno penetrando nel profondo di settori fortunatamente assai minoritari della nostra società, i veleni prodotti dalla campagna di odio iniziata fin dal 1994. In questa campagna di odio, non è vero che siamo tutti uguali, perché essa è da sempre concentrata contro una sola persona, contro Silvio Berlusconi. Essa si è avvalsa, nel corso degli anni, dei materiali più diversi. Ultimamente si è ripartita dai gossip, ma poi si è concentrata su due accuse infamanti e terribili: la mafiosità e la responsabilità delle stragi nel '92-'94. A condurre questa campagna è un network composto dal gruppo editoriale Repubblica-Espresso, da quel mattinale delle procure che è Il Fatto, da una trasmisione televisiva condotta da Santoro e da un terrorista mediatico di nome Travaglio. Da alcuni pubblici ministeri che hanno nelle mani alcuni processi fra i più delicati sul terreno del rapporto mafia-politica e che nel contempo vanno nei più vari talk show televisivi a demonizzare Berlusconi, da un partito l'Italia dei Valori..., da un partito... da un partito, l'Italia dei Valori, il cui leader Di Pietro sta in questi giorni evocando la violenza qual si voglia tramutare lo scontro politico durissimo in atto in guerra civile fredda e poi questa in qualcosa di più drammatico".
Ma insomma Cicchitto, la smetta, si contenga, si contenga, vergogna, vergogna, vergogna... Ma vi rendente conto di quel che dite?... questo non è un parlare e nemmeno un parlamento, tutt'al più è uno sparlamento. Ma l'avete visto almeno in faccia Travaglio. Terrorista mediatico?... Mi avete fatto scompisciare dalle risate... La realtà supera la fantasia. Altro che comicità, basta ascoltare i discorsi o i trascorsi dei parla(ele)mentari. Marco Travaglio, terrostista mediatico! Se mi avessero detto Marco Travaglio, terrorizzato mediatico, beh, l'avrei potuto capire. Effettivamente è il nome, anzi, il cognome Travaglio che crea problemi. Proporrei un nome d'arte più diplomatico: Marco Bavaglio... visto come suona meglio, sentite la scansione sillabica: Ba-va-glio. È tutta un'altra cosa.

Per la dis-par condicio, sentiamo come commenta Marco Bavaglio, pardon Marco Travaglio, il clima d'odio e il partito dell'amore. Buon sangue non mente e soprattutto non demorde. Bravo Travaglio! Cichitto ascolti, s'informi. Se Travaglio calunnia, perché non lo querelate? La risposta è semplice ed equivale a un'altra domanda: come si fa a querelare chi riporta notizie di fatti reali?