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mercoledì 24 febbraio 2010

Male non fare, paura intercettazioni non avere



Nunzio vobis gaudium magnum: habemus Papis: Silvio I

"... Tutte le cose che noi diciamo al telefono, riservatamente ['ccetto la qualungue] con un'altra persona, appaiono sui giornali, e portino delle secchiate di fango, che poi alla fine si risolveranno in molti casi solo in secchiate di fango, perché non ci sono reati emersi con certezza ..." (Dall'Evangelio secondo Berlusca)


Berlusca, sempre fuor di luogo, dice che la "sinistra" (ovvero chi non la pensa come lui) vuole l'immigrazione per prendere voti. Altra perla del pirla: le intercettazioni servono solo a buttare fango su di lui e sulla sua congrega. Semmai le intercettazioni il fango dovrebbero toglierlo, dato che fango e merda vengono a galla proprio intercettando. Caro Silvio, si è capito benissimo che le intercettazioni riguardano il privato... Non si è mai visto un corrotto (e lei ne sa qualcosa) un delinquente, un uomo o una donna di malaffare fare le loro sporche cose in pubblico, alla luce del sole... Le intercettazioni servono a questo: a rendere chiaro ciò che viene tramato nell'ombra. Io, non avendo nulla da nascondere, dico: intercettatemi.
Chi governa deve rendere conto agli elettori della sua condotta (im)morale. Invece, a quanto pare, il cittadino più uguale degli altri, tra una legge di qua e una leggina di là, sembra voglia costruirsi una corazza per porsi al di là del bene e del male, al di là della morale. Sarà un'altra sporca legge ad personam, anzi, ad personas visto che ce ne sono parecchi. Troppi. Il pluri-sfacciato d'Arcore, condannato prescritto, con un processo in corso in cui lo si vede imputato per corruzione, capo del governo, parla di proteggere la privacy dalle intercettazioni. Strano! Come mai il Vanna è contrario alle intercettazioni?... Mi meraviglio!... Una persona così integerrima, così pulita, così impeccabile, così buona, così amorevole, così soccorevole!... Povero cocco, gli vogliono fare sempre la bua quei zozzoni giustizialisti, quegli spioni sempre attenti ad origliare sul privato altrui!
Ma silvio, imperterrito, con animo nobile, e soprattutto mobile, dato che lavora 20 ore al giorno, ispirato dallo Spirito Satano, continua spedito, sorridisdicevole, verso la sua meta beati-fica-nte. Ama (le belle donne) e perdona coloro che sono compromessi con il crimine. Pensate un po', aveva in casa un mafioso (più d'uno, se si considerano le riunioni di famiglia) al solo scopo di fornigli un'altra chance, magari un alibi da stalliere, ben remunerato. Il suo solo santo, disinteressato intento era quello di redimer lo peccatore dallo inferno che gli s'appressava. Purtroppo le inter(i)cettazioni lo colsero proprio sul più bello, e la sua privacy redentrice andò in fumo per sempre.

Lombardia: da fiore all'occhiello a vespasiano d'Italia

Video e testo sono stati prelevati dal blog dell'onorevole Antonio Di Pietro www.antoniodipietro.com/...


Nel Milanese si sospetta che vi sia una correlazione tra inquinamento e leucemie infantili con tasso superiore alla media. Su circa 70 Comuni riunitisi nella sede della Provincia di Milano, in rappresentanza dei 134 dell'hinterland milanese che hanno aderito al blocco del traffico per domenica 28 febbraio, solo due, Sesto San Giovanni e Cinisello Balsamo, sono pronti all'iniziativa.

Contemporaneamente, nel Lambro, sono stati versati almeno 600mila metri cubi di sostanza inquinante, fuoriuscita dai depositi della ex-raffineria Lombarda Petroli di Villasanta, che ha raso al suolo e compromesso, a tempo indeterminato, l’intero ecosistema circostante confluendo nel Po.

Sul fronte politico ci sono stati arresti per mazzette e per infiltrazioni della ‘Ndrangheta. La Lombardia, considerata il motore dell’economia italiana con la produzione di un quarto del Pil nazionale e fiore all’occhiello dell’Europa, si sta trasformando nel vespasiano d’Italia.

Questa situazione non è più tollerabile.

I politici del centrodestra sono i principali responsabili di questo catastrofico risultato poiché governano da oltre vent’anni consecutivi la Regione e il capoluogo. Per quanto alzino la voce a fini propagandistici per dire “basta” a quanto è successo, per quanto improvvisino banchetti leghisti per raccogliere firme di petizioni fasulle, per quanto Formigoni si faccia filmare mentre pedala per cento metri nel tentativo di farsi eleggere per la quarta volta consecutiva Presidente della Regione, ad oggi, Pdl e Lega sono gli unici responsabili del decadentismo lombardo.

Il consenso elettorale non dà ai politici alcuna autorità per poter decidere sulla salute dei cittadini. Qualsiasi siano le ragioni della non adesione di 132 Comuni al fermo del traffico domenicale, il boicottaggio dell’iniziativa è intollerabile.

Mi sarei aspettato da parte di chi governa un atto di responsabilità a tutela dei cittadini e del bene comune che trascendesse, dunque, dai conflitti dichiarati tra amministrazioni comunali e provinciali giocati, purtroppo, sulla pelle dei milanesi.

La misura del fermo automobilistico potrà anche essere insufficiente ma, proprio per questo, mi sarei aspettato una richiesta di estensione del blocco auto anche per i giorni feriali e non un rigetto di una proposta che, seppur limitata, rappresenta comunque un punto di partenza.

I cittadini, le associazioni, le famiglie e gli imprenditori devono essere disposti a cambiamenti radicali poiché radicali saranno gli effetti del degrado che stanno già pagando loro e i loro figli.

Di una cosa sono certo: qualora Formigoni vincesse anche questa volta le elezioni regionali non cambierebbe nulla, la Lombardia rimarrebbe sì motore d’Italia, ma inquinato e malato.

Video e testo sono stati prelevati dal blog dell'onorevole Antonio Di Pietro www.antoniodipietro.com/...