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giovedì 17 dicembre 2009

Finché c'è mafia al governo, non ci saranno stragi



Ma vi rendete conto di cosa succede in questa nostra misera Italietta? Come definireste queste testimonianze? Eversione rossa? Non è arrivato forse il momento di chiedere ai nostri politicanti da strapazzo di rendere conto al paese di questo loro oscuro passato? Non siamo ancora stufi di questa politica di ricatto? Perché costoro non si riesce a scacciarli a calci in culo, come meriterebbero? Ma ci rendiamo conto!... Condannati in via definitiva e mafiosi siedono in parlamento, non certo in modo onorevole, né per l'immagine che si dà all'estero, né per la salute e la prosperità del nostro paese.

"'Ho evidenze di telefonate di Dell'Utri ai mafiosi. Ci sono chiare prove che risultano dai tabulati, già all'origine della fondazione di FORZA ITALIA'. Lo ha rivelato Gioacchino Genchi, consulente informatico per diverse procure, ospite di Klaus Davi nel programma tv Klauscondicio. 'Ho dei dati inconfutabili che dimostrano come appartenenti di spicco di Cosa Nostra abbiano preso parte alla genesi del partito in Sicilia, e direttamente collegati ai soggetti che hanno compiuto le stragi del '93'". (Notizia Ansa - ROMA, 16 dicembre)

"Alcuni telefoni legati a fondatori dei club di Misilmeri e di Brancaccio, che si riunivano all'hotel San Paolo di Palermo costruito per conto dei Graviano e ad oggi confiscato alla mafia, sono stati utilizzati - ha detto il consulente - per chiamare mafiosi, stragisti, altri soggetti ora pentiti e condannati all'ergastolo, anche per contattare a casa il presidente Silvio Berlusconi. Queste per me sono prove che dimostrano in modo indiscutibile il legame tra chi ha provveduto alla fondazione del partito in Sicilia e chi, a Milano o Roma, ha tirato le fila con i mafiosi. E Dell'Utri - conclude Genchi - é il soggetto che avvicina il Cavaliere a Palermo. Con lui non c'é stato solo un rapporto imprenditoriale ma da loro dipende l'intera genesi politica del partito". Genchi aggiunge nella intervista che "la mente di Cosa Nostra è sempre stata negli Usa. Prova ne sono i ripetuti viaggi del boss mafioso, Domenico Raccuglia, negli Stati Uniti fin dai tempi delle stragi del '92. Queste furono decise in America, non certo a Corleone''. "I rapporti oltreoceano sono stati la prima cosa che ho evidenziato nelle mie relazioni e nelle mie consulenze proprio alla vigilia dell'attentato di Via D'Amelio. Mi riferisco a delle chiamate fatte negli States nell'estate del '92 che furono il punto di coordinamento e di controllo dell'attività stragista in Italia. Il cervello è sempre stato la, la dove c'era Buscetta". Nella intervista Genchi non esclude la possibilità di "una nuova stagione di stragi, soprattutto se le trattative tra Cosa Nostra, i suoi referenti e le istituzioni dovessero 'saltare'". "Al momento - spiega Genchi - ritengo che un simile scenario tuttavia sia improbabile ma, visto il clima di tensione che si é creato in Italia, tutto è possibile. Il passaggio che stiamo vivendo è molto difficile, ci sono grossi scontri che non sono certamente quelli tra maggioranza e opposizione visto che spesso votano in accordo, come nel caso di Cosentino. Quindi, nel momento in cui le lotte non sono più in Parlamento, privato completamente di ogni funzione, è possibile che accada tutto e il contrario di tutto". "Lo Stato - conclude perentorio Genchi - non prevede attentati di mafia perché Cosa Nostra è messa bene ed è già tutelata dal Governo". (da Antimafia Duemila ''Dell'Utri telefonava a mafiosi, ho le prove'' )
Ma sarà poi vero che queste sanguisughe non molleranno finché non avranno portato l'Italia alla rovina? Confessiamocelo, questa è pur sempre una politica clientelare e quindi non è detto e non è vero che il paese vada completamente in rovina. Soltanto una buona parte, non essenziale al funzionamento del sistema mafiocratico. C'è chi si arricchisce sempre più con i suoi clienti a loro devoti, poiché si viene a realizzare fra loro un rapporto reciproco di dipendenza e di favori. Un'altra grande parte dell'Italia viene sfruttata da queste sanguisughe e viene messa a tacere, per esempio con licenziamenti ad hoc indiscriminati di lavoratori , con un certo tipo di crack parmalattari (a cui forse siamo fin troppo abituati), Con gli assottigliamenti dei TFR... Ragazzi, siamo alla frutta e alle comiche finali.

Insomma, conta la percentuale. Si tratta in fondo soltanto di una parte (anche se di proporzioni gigantesche) del paese che va in rovina. Il resto rimane fedele e sfrutta, per modo di dire, consapevole o no, l'altra parte. È semplice il discorso. È il vecchio sistema clientelare rimodernato secondo un funzionamento più efficiente e consono a un'azienda-stato. Tu mi fai un favore, mi dai il voto e io ricambio il favore e il voto con ecc. ecc. Il paese avverte in due modi diversi questa clima: chi si sente sfruttato, maltrattato e lotta contro il governo per i suoi diritti negati e chi invece si sente favorito e ben servito e lo difende a spada tratta. Con questa politca clientelare-mafiocratica, la spaccatura in due è inevitabile.

E questi nostri, falsamente apprensivi, parla(ele)mentari, imputano ai toni dell'opposizione alla bela madunina scagliata da un folle, che ha distrutto il lifting del premier. L'opposizione (ormai delegata solo a Di Pietro e alla Rete) si è comportata in modo egregio e ad hoc come si doveva comportare e come le circostanze gravi del caso richiedevano. Non ha incitato ad atti di violenza; ha solo ribadito che molti parlamentari tra cui il premier e Dell'Utri hanno scheletri nell'armadio. Il fatto che "la gente è esapserata", è solo un dato di fatto, che i regimi dittatoriali (e non le democrazie) cercano di tenere nascosto. I toni per forza di cose sono alti. Non si può parlare e inveire di certo a bassa voce, come per non far saper magari a qualcuno che non è di cosa nostra, sono fatti loro e non devono renderne conto a nessuno, nemmeno agli italiani che li hanno eletti; non bisogna infastidirli, poiché stanno lavorando alcremente, si dice "per amore e per il bene del paese"; e così bisognerebbe pronunciarsi in questo modo possibilmente: "Scusate, per favore, possiamo fare delle domande? Non vorremmo disturbare le signorie vostre, eh, per carità, lor signori onorevoli; vorremmo solo sapere se qualcuno, no, dato che il premier è ormai latitante, e non sta mai in parlamento, potesse svelarci qualche piccolo mistero. No, giusto per sapere, mica per qualcosa, non ci sono secondi fini. No, ma fate con comodo! quando siete pronti per riferire, ce lo fate sapere, magari tramite raccomandata con ricevuta senza ritorno. Non c'è problema. Tanto nessuno lo saprà mai. Niente sapimu e niente dicimu. Non vi preoccupate, fate con calma, siamo appena alla frutta. Poi bisogna digerire, evacuare i residui... Eh, figurati! Baciamo le mani", agli onorevoli parlamentari.

Eh sì, questi mafio-parlamentari hanno il bacio di Giuda facile!

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