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mercoledì 3 marzo 2010

Equazione della (in)credibilità. Veronesi + De Luca = 0 + 0 = 0



L'INFORMAZIONE DELL'ESPERTO DI TURNO



Fabio Fazio: Quanto c'è veramente rischio di tumore per esempio rapportato ai termovalorizzatori?

Umberto Veronesi: Zero. Zero... Tutte le inchieste che abbiamo fatto, libri e libri, non hanno portato a nessuna evidenza di aumento di tumori nelle popolazioni circostanti i termovalorizzatori. Questo pertanto è assodato. Parliamo dei termovalorizzatori di ultima generazione. Sono molto sicuri, molto efficienti e, quindi, non vedo nessun pericolo. La lievissima quantità di diossina che esce è inferiore a quella che esce negli impianti di produzione di energia termoelettrica...


Commento di Stefano Montanari su Veronesi...

Montanari: È businessman formidabile, è un uomo d'affari incredibile. Quindi, è molto bravo, cioè il suo mestiere lo sa fare bene... Di scienza non ha mai saputo niente, non capisce niente, cioè non è il suo mestiere, però è un uomo d'affari eccezionale, quindi un bravissimo businessman.

Intervistatore: Proprio nessuno però il giorno dopo si alzi e dica: no ha detto una cacchiata?

Montanari: Nessuno? Acidenti! L'ISDE (International Society of Doctors for the Environment) ha scritto che quello che ha detto Veronesi è privo di contenuto scintifico. Non ha validità scientifica... È un ente internazionale su tutto i medici su tutto il mondo. La federazione dei medici francesi, l'ordine dei medici dell'Emilia Romagna... [...] È chiaro che in televisione va chi ha interesse a andare... cioè, oggi la televisione è tutta televisione di regime, tutta. Ma perché televisione di regime? Perché chi fa le pubblicità non è mica Stefano Montanari. Chi fa le pubblicità è ENI, ENEL... Prendete Veronesi. Andate nel sito di Veronesi 1... Vedete che paga... ma lo scrive lui. Lui viene pagato per esempio da [......] che è una ditta francese che costruisce inceneritori. Mica lui può dire: gli inceneritori fanno schifo. Viene pagato. C'è una multiutility, adesso non ricordo il nome, ad Acerra... Quelli fanno incenerimento dei rifiuti. E come fa Veronesi a dire: questa roba fa venire il cancro. Ha esagerato, perché quando uno dice zero si copre anche di ridicolo, ma che gli frega, dico, coprirsi di ridicolo. Nessuno se ne accorge.

Intervistatore: Però questa patina di presunta credibilità impedisce alle persone di insospettirsi, no?...

Montanari: Ma, insomma, lui è un personaggio che è stato costruito... è lo scienziato di corte, lo scienziato di regime. L'hanno messo lì; hanno fatto credere alla gente che questo s'intenda di tutto, e basta. La gente ci crede.

L'AGEVOLAZIONE DEL POLITICO


Le polveri sottili e gli inceneritori

(Versione cancellata di Wikipedia)

In sintonia con altri ricercatori, Stefano Montanari considera le polveri sottili create dall'inquinamento prodotto dall'uomo una causa primaria nelle nanopatologie, incentrando l'attenzione soprattutto su quello provocato dagli inceneritori, ritenendoli oltre che inutili, estremamente dannosi e senza che alla base vi sia vera motivazione scientifica. Secondo Montanari, quelli di nuova generazione, sono falsamente classificati come termovalorizzatori, ma in realtà non valorizzano proprio niente. Tutt'altro. L'unico modo per valorizzare un rifiuto è il suo riuso e riciclaggio. La loro costruzione e il loro utilizzo comunque, per quando riguarda almeno l'italia, è motivata da forti interessi, politico-economici, e sovente dalle ecomafie. Questo importante e sconvolgente risvolto riguardo alla devastazione dell'ambiente, frutto di beghe e intrallazzi perpetrati dalle varie amministrazioni locali sparse per tutto il territorio nazionale, gli divenne sempre più evidente, durante la sua esperienza in giro per l'Italia, facendo conferenze, e in special modo durante i tour massacranti insieme al comico Beppe Grillo. "Il Girone delle Polveri Sottili" rappresenta una sorta di diario di questa sua lunga esperienza di indefessa divulgazione.

Secondo Montanari, bruciare tonnellate di rifiuti in cui vi si trova di tutto (l'intera tavola periodica degli elementi) è qualcosa di estremamente insensato e privo di qualsiasi validità scientifica, poiché si vengono a formare in tal modo composti inaspettati, pericolosissimi, come le diossine (centinaia di tipi), una quantità innumerevole di micro- e nanoparticelle, senza contare che la cenere residua finisce in discarica comunque e quel che è peggio viene spesso immessa nei laterizi e in altro materiale edile. I filtri degli inceneritori, afferma Montanari, servono solo a trattenere le polveri primarie filtrabili (ben poca cosa), mentre le polveri primarie condensabili si formano oltre, bypassandoli, non trattendo affatto nemmeno le polveri secondarie che si formano anche a molta distanza dall'inceneritore. La non scientificità e la nocività degli inceneritori, secondo Montanari, è anche avallata da una legge della chimica, scoperta da Antoine Lavoisier, sintetizzata nel motto "nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma". Quindi, bruciando una tonnellata di rifiuti, questi non spariscono ma si ritrovano sotto forma di altre sostanze, più pericolose, ammesso che la quantità di rifiuti iniziale lo fosse. Oltre a ciò la massa dei rifiuti viene trattata con una grande quantità d'acqua, ammoniaca, calce, bicarbonato, che ne raddoppiano la massa.

La pericolosità delle polveri è inversamente proporzionale alla loro grandezza e dipende inoltre dalla loro composizione chimica. Il particolato per es. prodotto dal traffico o dei cementifici (a meno che non brucino rifiuti) è abbastanza omogeneo e prevedibile, mentre quello prodotto dagli inceneritori è estremamente eterogeneo e impossibile da prevedere accuratamente. Le sostanze che formano le nanoparticelle prodotte dagli inceneritori sono le più disparate e, data la loro natura penetrante, nel giro di una manciata di secondi riescono ad attraversare le vie respiratorie, polmoni, sangue, e finire nei tessuti, nel fegato, nel cervello. Per quel che riguarda i metalli e i composti metallici, quali amianto, ferro, titanio, ecc., essendo riconosciuti come corpi estranei, finiscono per formare un tessuto infiammatorio (granulomatosi) che a volte può trasformarsi in cancro. Le nanopatologie inoltre comprendono anche malattie cardiache e respiratorie.


Links utili
Alcuni file PDF scaricabili dal sito di Stefano Montanari

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