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mercoledì 30 gennaio 2013

Il lato oscuro di Wikipedia: fonti autorevoli e attendibili

Nel caso di fonti autorevoli e/o attendibili (ma anche nel resto della regolamentazione), Wikipedia è per molti versi abbastanza chiara nella normativa scritta, meno chiara è la tendenza degli utenti-controllori nell'applicazione delle sue regole, spesso troppo alla lettera, senza un minimo di buon senso e a volte con molta altera partigianeria. Ecco cosa dice la normativa:
Le fonti attendibili sono quelle di autori o pubblicazioni considerate come affidabili o autorevoli in relazione al soggetto in esame: questa precisazione è particolarmente importante, poiché una fonte (un sito, un libro, ecc.) non va considerata attendibile in sé, ma in relazione a ciò per cui viene usata [...] L'attendibilità di una fonte dipende poi dal contesto: un celebre astronomo non è una fonte attendibile per ciò che concerne la biologia marina. In generale, una voce dovrebbe utilizzare fonti il più possibile attendibili, pubblicate e appropriate per tentare di coprire la maggior parte dei punti di vista pubblicati (includendo proporzionalmente le minoranze significative), rispettando un punto di vista neutrale.

E su questo non ci piove, ma accade però che...

Affermazioni eccezionali dovrebbero essere supportate da fonti multiple di alta qualità e affidabilità, specialmente in ambito scientifico, medico, storico, politico, religioso e nelle biografie.

E qui viene il bello. Ogni regola ha la sua eccezione. Se prendiamo per es. di nuovo la voce Igienismo succede qualcosa di particolarmente importante che meriterebbe un discorso e un trattamento a parte. In questo caso le fonti sull'Igienismo non possono risultare autorevoli e nemmeno attendibili, non perché non lo siano di per sé (e qui si potrebbe aprire anche un dibattito), ma in quanto l'autorevolezza è affidata di default solo e soltanto a pubblicazioni diciamo attribuibili e riconducibili alla classe medica antagonista, contro la quale l'Igiene Naturale è stata da sempre in conflitto (da più di due secoli a questa parte!), sia per quanto concerne la teoria che la pratica. Si tratta di storia, non di balle. E qui entra in ballo il famigerato punto di vista neutrale che fà a cazzotti con l'attendibilità e l'autorevolezza. Questo è un punto cruciale, vulnerabilissimo (gravissimo!), di Wikipedia, con il quale prima poi deve fare i conti. Se vogliamo essere neutrali dovremmo abbassare la guardia all'attendibilità-autorevolezza?... O, non sarebbe meglio rendere neutrale anche la cosiddetta scienza medica rispetto ad altre discipline le cui pratiche e teorie non sono ad essa, diciamo, soggiacenti?... Per un'enciclopedia veramente libera e neutrale sarebbe quasi l'ora! Immancabilmente si obietterà che la medicina si basa sull'evidenza clinico-scientifica e blablabla... Potremmo però aggiungere, per completezza, e ciò non guasterebbe, che esiste l'evidenza poco scientifica dello sfruttamento che ne fà l'industria medicale-farmaceutica, dedita al proprio tornaconto. Eliminiamo pure il discorso etico o deontologico, d'accordo. Resta il fatto che esistono voci enciclopediche, categorizzate come medicina alternativa, le cui pratiche e teorie non collimano con quelle ufficiali della medicina, anzi a volte, come nel caso dell'Igienismo, sono fortemente contrastanti. Per una ragione di neutralità dovremmo, una volta stabilita l'enciclopedicità della voce, non fare intervenire le ragioni di Madama Medicina a suffragare l'inattendibilità della voce in questione, adducendo la non evidenza clinico-scientifica, monopolio soltanto della classe medica, riempendo la voce di aggettivi tipo i vari  presunto, presunte, presunti... Una vera presunzione e prevaricazione. La voce che non rientra nelle grazie dell'ufficialità viene imbalsamata, l'ho già detto altrove, senza che possa dire la sua, ancor prima che si pronunci. Questa non è libertà e nemmeno neutralità, ma solo mera neutralizzazione.

Enciclopedia libera vuol dire anche questo: non priviligiare una sistema di potere, dato che la medicina occidentale lo è a tutti gli effetti: è di fatto un immenso potere, non certo derivato, oggi come oggi, sempre dalla consapevolezza scientifica.

E qui farei un appello ai wikipediani. Contribuite pure alla crescita di Wikipedia ma una parte del tempo a lei dedicato, utilizzatelo al di fuori di Wikipedia per vederne il sistema dall'esterno così tanto predicato libero e neutrale e vi accorgerete che qualcosa di veramente importante, direi vitale, viene  spesso paradossalmente a mancare: libertà, neutralità ed enciclopedicità. Bisognerebbe ormai non più pensare al detto e ridetto fino alla nausea che Wikipedia coincida con la sua utenza. Non è vero. Scusate la banalità: esistono gli utenti (una marea strerminata), il sistema Wiki e gli amministratori e controllori. Ed esiste anche la probabilità, il dubbio sacrosanto, che vi possa essere anche un controllo, non direi dall'alto, ma esterno, magari occulto. Perché escluderlo?... Il sistema così come viene propagandato andrebbe bene, se la realtà dei fatti non lo smentisse. Non buttatevi su Wikipedia a corpo morto. Bisogna sviluppare una critica esterna al sistema di discussioni (interne) proposte da Wiki, altrimenti rischieremo di creare un  mostro dalle mille teste, e forse già lo abbiamo fatto. Andando avanti con questo trend si realizzerà, se già non lo si è realizzato, un livellamento qualitativo (non quantitativo) della cultura, una soggezione della cultura al potere: la cultura del potere equiparata al potere della cultura. 


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