Spudoratezza ad oltranza. Ferruccio Fazio ha svenduto la salute degli italiani all'industria del vaccino, mentre Luca Zaia si accontenta di rovinarla preventivamente fastfooddandoli con le porcherie della MaDonald. Mi domando in che Paese viviamo, anzi, in che merda moriamo... RIDONO DI NOI... The Guardian Articolo originale McDonald's launch McItaly burger tradotto da Carlo Giordano La McDonald inaugura il McItaly burgerLa major McDonald si è messa d'accordo con il governo italiano per lanciare il McItaly burger, l'ultima scintillante aggiunta a una delle più grandi culture del cibo. "Cercheremo ... di convertire gli infedeli della sinistra". Leggi la risposta a questo articolo data dal ministro dell'agricoltura italiano, Luca Zaia ![]() Se mai ci fosse un segno di decadimento morale del governo di Silvio Berlusconi, esso viene rappresentato da un grembiule McDonald che si avvolge intorno al fisico sottile del Ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia di come egli sostenga la nuova catena McItaly dei burgers. Il Presidente del Consiglio si destreggia con giovani donne, con le accuse di oscure connessioni, con ambigui accordi finanziari, con fedeltà politiche dubbie, e in genere con elusivi rapporti, niente comunque se confrontati a questo mostruoso atto di tradimento nazionale. Il signor Zaia si permette di tubare parlando a vanvera – "noi vogliamo dare un impronta di sapori italiani ai nostri giovani", dice mentre monta una delle novità dei burgers della McItaly, una diabolica mistura di pasticcio di carciofi (artichoke spread), formaggio di Asiago e lattuga, tutto prodotto in Italia compresa la carne per gli hamburger e il pane - ma il silenzio degli agnelli sarebbe più appropriato. 'Un impronta di gusti italiani'! Avete mai sentito una tale falsità (humbug)? È abbastanza chiaro che il signor Zaia non consentirebbe la vicinanza di tali ripugnanti prodotti alla sua stessa bocca se non ci fosse l'oppotunità di una foto ad essa allegata. Un italiano una volta mi disse: "il guaio per voi stranieri è che gli italiani parlano in dialetto e mangiano in dialetto". È un dilemma. Anche gli italiani provenienti da regioni diverse possono avere difficoltà a comprendersi l'un l'altro. Ma ciò è anche un piacere. L'Italia ha goduto di una cultura del cibo di incomparabile ricchezza e diversità. Per molti italiani, il loro vero senso di identità risiede nel cibo, non proprio precisamente della regione in cui essi nacquero, ma della città, del villaggio (a volte piccolissimo) e addiritura della singola casa in cui abitano, affermando con passione la superiorità dei loro prodotti locali e piatti tipici . Perciò mangiare secondo i gusti locali in giro per l'Italia è una continua delizia. Il piacere è insito nella diversità, non nell'omogeneità. Chi vorrebbe mai mangiare la stessa pietanza ovunque si trovi nel mondo? Sarebbe noioso. È il tipo di mente globale intorpidita dall'uniformità e dalla mediocrità dei gusti aggressivi quella che incarna la catena dei McDonald. Nessuno persona sana di mente può nei McDonald vedervi una forza per il bene nel mondo o il simbolo dei soleggiati altopiani della gastronomia. Ma c'è stato qualcosa molto più del mero opportunismo politico e delle pubbliche relazioni commerciali, il luogo dove questo triste atto di tradimento ebbe a realizzarsi, la succursale, fiore all'occhiello, dei McDonald sulle orme spagnole a Roma. Ha un significato simbolico. Fu l'apertura di questa grande filiale, ricordiamo, che spronò Carlo Petrini e altri amici dalla lunga vista, a realizzare gli Slow Food onde resistere alle forze della gastro-globalizzazione e omogenizzazione, e poter celebrare la diversità, la differenza, l'individualità e la qualità. Non lascia presagire niente di buono per la salutare sopravvivenza della straordinaria diversità nella cultura italiana del cibo, dato che il governo pare voglia abbracciare la sua forte antitesi con tale sfrenato entusiasmo. Ma forse non dobbiamo stupirci. La classe politica italiana non ha una buona memoria per attuare al meglio gli interessi della gente. Un amico siciliano una volta osservò: "non c'è la stesso patto tra i nostri politici e la gente italiana come esiste nel Regno Unito". Si potrebbe ipotizzare che attualmente non esistano entrambi, ma c'è un altra questione. I 'McDonald parlano italiano', assicurano gli slogan pubblicitari. Lo potrebbe ben fare, ma è lo stato aziendale italiano del signor Berlusconi e la sua orrenda squadra di vecchi amici piuttosto che il vasto campo di dialetti regionali a cui la maggior parte degli italiani viene assuefatta a dichiarare la loro personale obbedienza. Possiamo soltanto sperare che gli italiani mostrino più risolutezza a risolversi rispetto alle altre nazioni del mondo (statistiche complete le potete trovare qui) le quali continuano a sostenere i McDonald in modi sempre più deprimenti. "Noi ... cerchiamo di 'convertire gli infedeli' della sinistra". Leggi la risposta a questo articolo da parte del Ministro italiano della'agricoltura, Luca Zaia Articolo originale McDonald's launch McItaly burger tradotto da Carlo Giordano Risposta a The Guardian da parte del ministro Luca Zaia (traduzione irrinunciabile della minestra ministeriale di Carlo Giordano)
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INQUINAMENTO SATELLITARE: ELON MUSK!
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di Gianni Lannes
Se non fosse già abbastanza l'inquinamento terrestre (militare e
industrial-agricolo-zootecnico), ecco in aggiunta anche quello
str...
10 ore fa
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