Escort
La situazione politica in Italia è grave ma non è seria
Rivoluzione civile
S'il vous plaît:
"Turatevi il naso e votate"
Rien ne va plus, les jeux sont faits
Movimento 5 stelle Beppe Grillo
Altri blog dell'autoreDialetto sanmartinese TelevisionarioDivergenzaVoce millenaria Igienismo

sabato 30 gennaio 2010

Ministri della stessa minestra



Spudoratezza ad oltranza. Ferruccio Fazio ha svenduto la salute degli italiani all'industria del vaccino, mentre Luca Zaia si accontenta di rovinarla preventivamente fastfooddandoli con le porcherie della MaDonald. Mi domando in che Paese viviamo, anzi, in che merda moriamo...

RIDONO DI NOI...

The Guardian

Articolo originale McDonald's launch McItaly burger tradotto da Carlo Giordano

La McDonald inaugura il McItaly burger


La major McDonald si è messa d'accordo con il governo italiano per lanciare il McItaly burger, l'ultima scintillante aggiunta a una delle più grandi culture del cibo.

"Cercheremo ... di convertire gli infedeli della sinistra". Leggi la risposta a questo articolo data dal ministro dell'agricoltura italiano, Luca Zaia

Presentation of McItaly
Il ministro dell'agricoltura italiano Luca Zaia all'inaugurazione dei McItaly burgers della McDonald. Fotografia: Fabio Campana/EPA

Se mai ci fosse un segno di decadimento morale del governo di Silvio Berlusconi, esso viene rappresentato da un grembiule McDonald che si avvolge intorno al fisico sottile del Ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia di come egli sostenga la nuova catena McItaly dei burgers. Il Presidente del Consiglio si destreggia con giovani donne, con le accuse di oscure connessioni, con ambigui accordi finanziari, con fedeltà politiche dubbie, e in genere con elusivi rapporti, niente comunque se confrontati a questo mostruoso atto di tradimento nazionale.

Il signor Zaia si permette di tubare parlando a vanvera – "noi vogliamo dare un impronta di sapori italiani ai nostri giovani", dice mentre monta una delle novità dei burgers della McItaly, una diabolica mistura di pasticcio di carciofi (artichoke spread), formaggio di Asiago e lattuga, tutto prodotto in Italia compresa la carne per gli hamburger e il pane - ma il silenzio degli agnelli sarebbe più appropriato. 'Un impronta di gusti italiani'! Avete mai sentito una tale falsità (humbug)? È abbastanza chiaro che il signor Zaia non consentirebbe la vicinanza di tali ripugnanti prodotti alla sua stessa bocca se non ci fosse l'oppotunità di una foto ad essa allegata.

Un italiano una volta mi disse: "il guaio per voi stranieri è che gli italiani parlano in dialetto e mangiano in dialetto". È un dilemma. Anche gli italiani provenienti da regioni diverse possono avere difficoltà a comprendersi l'un l'altro. Ma ciò è anche un piacere. L'Italia ha goduto di una cultura del cibo di incomparabile ricchezza e diversità.
Per molti italiani, il loro vero senso di identità risiede nel cibo, non proprio precisamente della regione in cui essi nacquero, ma della città, del villaggio (a volte piccolissimo) e addiritura della singola casa in cui abitano, affermando con passione la superiorità dei loro prodotti locali e piatti tipici . Perciò mangiare secondo i gusti locali in giro per l'Italia è una continua delizia. Il piacere è insito nella diversità, non nell'omogeneità. Chi vorrebbe mai mangiare la stessa pietanza ovunque si trovi nel mondo? Sarebbe noioso. È il tipo di mente globale intorpidita dall'uniformità e dalla mediocrità dei gusti aggressivi quella che incarna la catena dei McDonald. Nessuno persona sana di mente può nei McDonald vedervi una forza per il bene nel mondo o il simbolo dei soleggiati altopiani della gastronomia.

Ma c'è stato qualcosa molto più del mero opportunismo politico e delle pubbliche relazioni commerciali, il luogo dove questo triste atto di tradimento ebbe a realizzarsi, la succursale, fiore all'occhiello, dei McDonald sulle orme spagnole a Roma. Ha un significato simbolico. Fu l'apertura di questa grande filiale, ricordiamo, che spronò Carlo Petrini e altri amici dalla lunga vista, a realizzare gli Slow Food onde resistere alle forze della gastro-globalizzazione e omogenizzazione, e poter celebrare la diversità, la differenza, l'individualità e la qualità. Non lascia presagire niente di buono per la salutare sopravvivenza della straordinaria diversità nella cultura italiana del cibo, dato che il governo pare voglia abbracciare la sua forte antitesi con tale sfrenato entusiasmo.

Ma forse non dobbiamo stupirci. La classe politica italiana non ha una buona memoria per attuare al meglio gli interessi della gente. Un amico siciliano una volta osservò: "non c'è la stesso patto tra i nostri politici e la gente italiana come esiste nel Regno Unito". Si potrebbe ipotizzare che attualmente non esistano entrambi, ma c'è un altra questione.

I 'McDonald parlano italiano', assicurano gli slogan pubblicitari. Lo potrebbe ben fare, ma è lo stato aziendale italiano del signor Berlusconi e la sua orrenda squadra di vecchi amici piuttosto che il vasto campo di dialetti regionali a cui la maggior parte degli italiani viene assuefatta a dichiarare la loro personale obbedienza. Possiamo soltanto sperare che gli italiani mostrino più risolutezza a risolversi rispetto alle altre nazioni del mondo (statistiche complete le potete trovare qui) le quali continuano a sostenere i McDonald in modi sempre più deprimenti.
"Noi ... cerchiamo di 'convertire gli infedeli' della sinistra". Leggi la risposta a questo articolo da parte del Ministro italiano della'agricoltura, Luca Zaia

Articolo originale McDonald's launch McItaly burger tradotto da Carlo Giordano




Risposta a The Guardian da parte del ministro Luca Zaia (traduzione irrinunciabile della minestra ministeriale di Carlo Giordano)
Caro direttore,

Non sono affatto sorpreso dall'articolo di Matthew Fort apparso ieri sul sito web del Guardian. Quello che mi sorprende sono i suoi toni disgustosi; tuttavia, sfortunatamente, siamo più che avvezzi alla volgarità di alcuni media e anche di un certo tipo di politica.

La sinistra, con i suoi altoparlanti, si ostinano ad abbaiare alla luna, restando molto lontani dai problemi reali, fortificati come sono nella loro sterile ortodossia morale, la quale inficia ogni tipo di sviluppo, impedendo così una chiara visione della realtà.

Con rammarico, siamo costretti a dare sgradita notizia a questo tipo di sinistra: Stalin è morto. E possiamo sicuramemente scommettere che egli non abbia mai messo piede in un McDonald.

Contrariamente a quanto fanno migliaia di giovani europei ogni giorno. Allo stesso tempo, migliaia di contadini europei stanno fronteggiando le consequenze di una pessima crisi economica fin dal '29. Il McItaly porterà agli agricoltori italiani 3 miliardi e 448.0000 euro al mese di redditi aggiuntivi. Sarà permesso ai cienti del McDonald di mangiare un salutare burger fatto con i prodotti 'Made in Italy' DOP e IGP.

Speriamo che ciò convinca loro a dimenticare il cibo spazzatura sciegliendo un cibo migliore e di più alta qualità. Siamo sicuri che funzionerà.

Dunque, diventiamo moderni gesuiti e cerchiamo di "convertire gli infedeli" della sinistra, i quali non si sono mai sporcati le mani lavorando nei campi. Essi sono le stesse persone che, dopo aver predicato contro quelli che - come me - lavorano per garantire qualità (come è giusto per ognuno) invece che per il lusso per consumatori d'élite, corrono verso i corridoi di 'cibo naturale' dei supermercati con le loro pesanti borse e la coscienza leggera.

Luca Zaia
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali

Testo (in inglese) della risposta di Luca Zaia (alias SusanSmillie) tradotto da Carlo Giordano
Aiuuutooooo!... Qualcuno può spiegarmi cosa c'entra la sinistra, cosa c'entrano i gesuiti e le conversioni, cosa c'entra Stalin, con la qualità del cibo?... Non ci capisco più niente. Resto sempre più sconclusionato, incapace di reagire... Come si fa a controbattere a simili stronzate!... Mi sono scompisciato dalle risate leggendo il responso della sobilla (sic) ministeriale... Poi però mi sono preoccupato seriamente nel pensare che costoro sono i nostri ministri e, considerando i precedenti, sarebbero capaci di tutto... C'è poco da ridere. Tutto si può dire dei nostri ministri, tranne il fatto che non hanno lesinato di avvicinare la politica alla corrente surrealista che finora restava esclusivo appannaggio del campo dell'arte.

Nessun commento:

Posta un commento